BANDIERE ARANCIONI: il castello di Barolo, trasformato in Museo del vino
Se un paese si chiama Barolo, non può essere come tutti gli altri. E pazienza se poi anche altri dieci comuni dei dintorni producono quel rosso nettare che porta il suo stesso nome, e che è nato proprio nel castello che domina il paese.
La prima cosa che colpisce di Barolo è il diverso posizionamento del suo nucleo urbano rispetto a quello dei paesi limitrofi, addossati intorno alla sommità di un colle o lungo un crinale. Il paese chiude infatti una valletta e si trova adagiato su una specie di altopiano, a forma di sperone, protetto dai rilievi circostanti, disposti ad anfiteatro.
Acquistato nel 1970 dal Comune di Barolo, il castello divenne la sede dell’Enoteca Comunale, poi Enoteca Regionale, nonché della Scuola Professionale Alberghiera.
Nel 2010, infine, l’inaugurazione del WiMu, Museo del vino, presto affermatosi come fra i più innovativi del mondo.
Maggiori informazioni: www.bandierearancioni.it
